La protesta

Le importanti ragioni della protesta e i dubbi sull’organizzazione

La situazione è tragica. megafonoLa crisi si fa sentire ogni giorno di più.

Studenti senza futuro.
Disoccupati, licenziati, senza lavoro e senza dignità.
Lavoratori dipendenti, impiegati e operai in cassa integrazione, in mobilità, precari.Lavoratori autonomi, piccoli imprenditori, artigiani, agricoltori soffrono la crisi, hanno problemi di liquidità e le banche non li aiutano, hanno problemi di recupero del credito e la giustizia non funziona, sono troppo tassati e lo stato ed equitalia non danno tregua.

A tutto questo si aggiunge un clima ogni giorno più cupo, non sappiamo cosa fare, la politica non da risposte e anzi ogni giorno scopriamo un nuovo scandalo. Ci sentiamo tutti presi in giro, schifati. Ci sentiamo anche impotenti.

Queste le ragioni, comprensibilissime, che ci portano a dire proviamo a fare qualcosa, scendiamo in piazza e facciamo sentire la nostra voce.
Queste le ragioni che mi portano a dire che questa protesta può essere un buon modo per gridare il malcontento diffuso, per obbligare il governo a considerare seriamente le ragioni della protesta.

Se la protesta avrà successo, non saranno chiamati a trattare tutti gli studenti, tutti i lavoratori o i disoccupati, tutti gli imprenditori. Saranno chiamati gli organizzatori, i personaggi di spicco, i leader. E cosa chiederanno, per sè e per tutti gli altri? Possono davvero rappresentare tutte le persone scese in piazza?

INFOrconi
info.forconi@gmail.com

Vedi anche: Chi sono gli organizzatori della protesta?

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